L’Italia è uno strano Paese dove ci si mette quasi vent’anni per costruire un’autostrada e quando si inaugura lo si fa sempre troppo in fretta. Senza viabilità secondaria e svincoli ultimati, senza segnaletica, senza piazzole di sosta, senza autogrill e persino senza pompe di benzina.
L’aeroporto di Malpensa e la nuova Fiera di Milano evidentemente insegnano nulla (entrambi “cattedrali” inaugurate senza collegamenti, terminati anni dopo), tanto c’è sempre spazio per una seconda inaugurazione – un nuovo cavalcavia o una nuova uscita -, poi una terza e magari una quarta sotto elezioni…
La nuova autostrada direttissima Milano-Brescia (Brebemi per tutti), inaugurata in pompa magna dal premier Matteo Renzi e dal governatore lombardo Bobo Maroni qualche giorno fa, rientra perfettamente nell’italianissimo cliché. Concepita nel lontano 1996, inaugurata nel 2014.
Per arrivarci da Milano devi letteralmente trovarla, mettendo in conto di sbagliare strada. È come zigzagare su una cartina magica, non c’è Gps che tenga.