Trenta cose notevoli del 5 febbraio 2015
Su cosa bisticcia #Tsipras con #Draghi e #Merkel (via Stefano Cingolani) e qual è realmente la situazione della Grecia.
Tra Atene e debito esiste una relazione pericolosa che dura da millenni (via Maurizio Stefanini).
La sinistra anti austerity Podemos supera il Pse e diventa il secondo partito in Spagna.
In questo mondo di debiti (superiori al periodo pre crisi). Il mito del #deleveraging in una chart (via Intermarketblog).
“Crediamo scioccamente che Mosca ragioni con categorie liberali.” Perché pensare ad un Putin occidentale è pura illusione (via Mattia Ferraresi).
Il dibattito dentro l’amministrazione Obama sulla necessità o meno di armare l’Ucraina contro i ribelli filo russi mentre John Kerry incontra Petro Poroshenko e Putin mobilita i riservisti.
L’Iraq ha deciso di togliere il coprifuoco su Baghdad, in vigore da dieci anni.
Il New York Times da molto spazio alle rivelazioni di Zacarias Moussaoui (ritenuto responsabile degli attentati del 9/11/2001) sui legami tra alcuni esponenti della famiglia reale saudita e Al Qaeda. La galassia jihadista di Osama Bin Laden sarebbe stata finanziata alla fine degli anni novanta.
Sono 60 i paesi che compongono la coalizione anti Isis ma la maggior parte degli attacchi aerei vengono compiuti dagli Usa.
Perché la guerra in Libia è affare dell’Italia e di Al Baghdadi (via Daniele Raineri) mentre questo rapporto choc dell’Onu dovrebbe scuotere tutti ma proprio tutti.
In marcia su #Maiduguri, dove tutto nacque. Come Boko Haram sta cercando di conquistare la perla del nord est nigeriano. La sua caduta sconvolgerebbe gli equilibri politici della regione.
Dal primo gennaio in Germania è in vigore il salario minimo di 8,50 euro l’ora. Molte aziende, però, hanno escogitato vari trucchi per aggirare la legge. “Stipendi in Popcorn” è una bella analisi sul nuovo numero di Internazionale (paywall).
Per chi votano gli italiani dopo la nomina del nuovo presidente della Repubblica (via Ipsos). E i deputati e i senatori più produttivi nel dossier #OpenPolis.
Alla fine, tutte le strade della finanza italiana passano dallo stato (via Fabio Bolognini).
In Inghilterra dal 2020 si voterà on line. E in modo totalmente sicuro.
I peggiori argomenti contro le vaccinazioni che impazzano negli Usa in una semplice mappa. E una bellissima infografica interattiva sullo spread nelle malattie esantematiche tra bambini vaccinati e non.
L’importantissimo e decisivo dibattito sulla net neutrality spiegato in modo semplice.
Le automobili senza guidatore potrebbero diventare di uso comune nel giro di un decennio.
Per la prima volta dalla sua nascita nel 2000 è andato in utile Ocado, il più grande supermercato on line del mondo.
Istruiti e affluenti. Quando viaggiano all’estero sono i 20-30enni cinesi i veri big spender del mercato. Anche perchè cominciano ad essere tanti.
Più di un terzo dei femminicidi nel mondo è commesso dal partner attuale o passato.
La strada verso la super intelligenza artificiale è lastricata di buone intenzioni e soprattutto cattivi presagi (via Quit).
Per proteggersi dalla cause i medici prescrivono 10 miliardi di esami inutili (via Gabriele Catania).
“They Have Miao” è il bellissimo racconto di una segretaria/interprete cinese rimasta invischiata in una incredibile odissea giudiziaria (via Informant).
La Thailandia è uno dei paesi con il più alto tasso di incidenti stradali. “I volontari di Chiang Mai” è un magnifico long read che racconta il lavoro notturno di uno dei team di primo soccorso tra feriti, lamiere e ambulanze.
La siccità sta costringendo alcune città brasiliane a rinunciare alle feste di carnevale.
Il maledetto Midwest di Franzen e Butler. Perchè gli stati del centro sono la nuova voce della letteratura americana (via Giulio D’Antona).
Addio alle aste #eBay. Quattro venditori su cinque sono negozi e-commerce (via Federico Guerrini).
“O Stato, non ti lascio in questo stato.” Da Jed Bartlet di “West Wing” alla testa di Nixon in “Futurama”, i migliori presidenti di sempre, nelle fiction (via Jacopo Colò).
Dentro il festival internazionale di tatuaggi di Caracas.
I 30 anni di Cristiano Ronaldo in 30 foto riassumono la storia di uno dei più forti calciatori di sempre (via Marta Cantoni).