Ventotto cose notevoli del 13 febbraio 2015
#Yalta, dall’ordine al caos globale. Immaginiamo oggi una nuova conferenza in Crimea sull’assetto del mondo. Chi è il padrone di casa? Chi è abilitato a partecipare? Soprattutto, chi parla per l’Europa? (via Lucio Caracciolo).
Lo status di Donetsk e Lugansk potrebbe rendere vana l’intesa in Ucraina, regalando di fatto la vittoria a #Putin.
Una bella mappa di Business Insider spiega perché il conflitto Russia-Nato continuerà nonostante il cessate in fuoco in Ucraina.
Europa al bivio. L’eccesso di debito è comune a molti Stati e la Grecia non è un caso isolato (via Morya Longo).
#dilemmi Se Atene va, l’euro si rafforza e l’Ue politica si indebolisce. Se Atene resta, l’euro si indebolisce e l’Ue politica si rafforza (via Daniele Bellasio).
Il “battaglione kakai”, l’ultima arma contro #Isis (via Maurizio Molinari).
Il Califfato è arrivato a #Sirte, nel sangue, nell’orrore e nell’ignavia dell’Europa (e dell’Italia). È lo scenario peggiore per la Libia. Nel frattempo Usa, Regno Unito, Francia, Germania e Italia hanno deciso di ritirare il personale dalle rispettive ambasciate nello Yemen, per la crisi politica seguita al colpo di stato da parte dei ribelli #houthi.
A fine settembre dello scorso anno 43 studenti messicani sono scomparsi dopo un fermo di polizia. “The Disappeared” è il grandioso racconto di quella giornata drammatica che ha cambiato per sempre la storia del paese centro-americano.
Finanza rossa la trionferà. Giornali, fondazioni, ambiente: è a sinistra la nouvelle vague del grande capitale. Anche in Italia (via Stefano Cingolani).
Perché l’industria finanziaria dovrebbe essere guidata dalle donne.
La notte della Repubblica. Rissa e insulti alla Camera. Il resoconto stenografico della seduta di ieri sera raggiunge vette memorabili (via David Allegranti).
#demografia Perché in Italia si fanno così pochi figli e come se ne può uscire (via Roberto Volpi).
#PartiteIva Il governo #Renzi rinvia la soluzione sui minimi e intanto proroga il vecchio regime (via Giorgio Infranca).
Identikit di chi paga le tasse (troppo pochi).
In un’ottima infografica interattiva le aspettative di vita paese per paese a seconda dell’impatto di guerre e calamità.
Silicon valley contro #Obama. I big boss di Facebook, Google e Yahoo! disertano il vertice sulla sicurezza informatica di Stanford.
Liscia o gasata? I conti di Coca Cola e Pepsi alle prese con l’handicap del dollaro forte.
Arriva #AppleCar? Come a Cupertino potrebbero aver deciso di fare un’automobile.
Inquinatori seriali. Ogni anno scarichiamo nel mare più di 13 milioni di tonnellate di plastica. In testa c’è la Cina.
Quel che resta del palinsesto. I canali tematici, il web, l’on demand: come si sta evolvendo il concetto di programmazione televisiva nell’era dei contenuti diffusi e del binge watching (via Luca Barra).
I risparmi nel telefonino (paywall). Nel mondo 2,5 miliardi di adulti non hanno un conto in banca ma con i servizi finanziari offerti sul cellulare non ne hanno più bisogno (via Internazionale).
Attenzione perché i dentifrici che usiamo stanno distruggendo le foreste asiatiche. Colpa dell’olio di palma che contengono.
Le rose che regaliamo a San Valentino arrivano dall’altra parte del mondo.
Dall’atomo ai bit. Breve storia visuale delle invenzioni americane.
Dove lavoravano in precedenza i dipendenti #Google #Facebook e #Tesla nello studio della Brookings Istitution.
L’Iran e la droga. Un intenso reportage fotografico di Ebrahim Noroozi (via il Post).
#Birdman è un film bellissimo, ma non bisogna cercarci risposte (via Giulio D’Antona).
“Hoop Dreams” è una bellissima raccolta di storie che girano intorno alla galassia #Nba, alla vigilia dell’attesissimo All Star Game weekend. Storie patinate ma anche maledette, picchi e abissi dello sport dei canestri che resta soprattutto un grande insegnamento di vita. Qui invece la guida ufficiosa alla notte delle stelle (via Dario Vismara).