Sabbie arabe

Diario delle cose notevoli edizione weekend del 16-17 maggio 2015

Frase del giorno

“Ai politici che votarono la riforma Fornero delle pensioni ma ora vogliono restituire tutto a tutti, chiedere sempre di dire dove e a chi prenderebbero i soldi…” 

Oscar Giannino

 

Il mondo in movimento

Non solo Mediterraneo, è tutto il mondo che viene attraversato da migrazioni epocali. Solo nelle ultime ore dai Roynghia in fuga dalla Birmania alle migliaia di persone che scappano dai disordini in Burundi verso Ruanda, Tanzania e Congo. Quanto ai possibili rimedi, cosa dice la bozza Mogherini per l’immigrazione e le fasi del piano a guida italiana e poi un bellissimo reportage di Niccolò Zancan sul limbo dei rifugiati.

 

Se ne parla oggi

Sabbie arabe. Bandiere dell’Isis sventolano sul palazzo del governo a Ramadi: i jihadisti conquistano il compound difeso dalle forze armate irachene in ritirata. Una delle conseguenze politiche del caos iracheno è complicare per ovvie ragioni famigliari la corsa di Jeb Bush alle primarie repubblicane. Lo Stato islamico avanza anche in Siria dove potrebbe presto entrare nel sito archeologico di Palmira, patrimonio Unesco. Così addestriamo i cristiani dalle parti di Ninive a combattere il Califfo (parla un americano un po’ discusso), nel racconto di Davide Vannucci.

L’amico americano. L’Economist racconta come il presidente Obama sta cercando di convincere gli alleati del Golfo che un accordo sul nucleare iraniano è vantaggioso anche per le petro-monarchie. Ma l’obbiettivo, specie con l’Arabia Saudita (il re Salman ha disertato il vertice di Camp David), non sembra essere stato centrato.

Tragedia greca. Ad Atene si naviga a vista: qualche miglioramento di cassa nei conti pubblici si scontra con la drammatica mancanza di liquidità mentre i cinesi di Cosco stanno negoziando una maggiore presenza nel porto del Pireo in vendita. E poi Draghi tra virus, supplenze, vaccini e agenti patogeni: Andrea Boda nei panni di Super Mario. Imperdibile.

Il grande disgelo. Accordi e disaccordi tra Pechino e Delhi nei giorni della storica visita in Cina del presidente indiano Modi.

Video alla pechinese. Netflix, la piattaforma che consente di vedere film e serie tv in streaming/on demand, sarebbe ad un passo dall’entrare nel mercato cinese dei video on line in pieno boom.

 

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